Agile e SCRUM

Cosa significa essere “Agili” ?

Luca Troso
Cosa significa essere “Agili” ?

Cosa significa essere “Agili” ?

Bella domanda. E’ un concetto che merita di fissare prima di tutto due punti importanti:

Punto primo: l'utilizzo di un framework "Agile" (es. Scrum) non garantisce che tu o l'azienda in cui lavori sia effettivamente agile.

Esatto, l'utilizzo di SCRUM non implica necessariamente l'agilità; potresti trattarlo come un semplice elenco di cose da fare, come se stessi leggendo una lista della spesa. Incredibile, vero?

Punto secondo: È importante distinguere tra l'agilità aziendale e la gestione di un progetto con metodologie Agili.

Cosa significa essere “Agili”?

Per provare a rispondere al primo punto, non esiste una vera e propria definizione dell’essere “Agili” ma, personalmente, direi che possiamo dire che l’agilità ha i seguenti tratti distintivi:

  1. Le persone guidano il cambiamento culturale e sono messe al “centro”: solo con la continua collaborazione e rispetto reciproco è possibile progredire e migliorare.
  2. I processi sono iterativi-incrementali: i processi agili sono ben definiti e producono valore un pezzo alla volta. Questo significa che gli utilizzatori finali del servizio / prodotto potranno godere di frequenti aggiornamenti incrementali.
  3. Il “Valore” generato come metrica del successo del lavoro svolto: ovvero è necessario monitorare l’impatto reale che l’aggiornamento incrementale ha generato nel nostro utilizzatore finale. Quindi mettere l’utente al centro e non produrre qualcosa che soddisfi solo l’ego aziendale.

Per questi motivi un “azienda” non può definirsi agile solo perchè utilizzano un framework come lo SCRUM in qualche team. Essere agili è un “Mindset”, un modo di lavorare e di agire che dovrebbe essere presente a tutti i livelli aziendali.

Cosa significa “Agile Project Management”?

Il secondo punto, invece, ci fa questa domanda: cosa significa gestire un progetto con metodologie Agili?

La gestione dei progetti in un'ottica Agile ha visto la sua “nascita” agli inizio degli anni 2000, in ambito di sviluppo software,  con la pubblicazione del “Manifesto Agile”.

Questo manifesto ha delineato quattro valori fondamentali che permetteranno di creare un software di alta qualità, con una maggiore velocità ed efficienza per i clienti. Li sintetizzo qui:

Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti

Il software funzionante più che la documentazione esaustiva

La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti

Rispondere al cambiamento più che seguire un piano

Quindi la gestione di progetti con la metodologia Agile è solo per i software?

Assolutamente no! 

Tutto ha avuto inizio con il passaggio dal tradizionale “Paradigma industriale” (ovvero come l'industria vedeva le persone prima dell'inizio dello sviluppo di software) al “Paradigma agile” (basato sulla centralità delle persone, vedi anche gli OKR) che ha avuto un impatto profondo sulla creazione di software (su questo argomento farò un approfondimento in altri articoli e nei vari corsi dedicati).

Oggi non esiste più questa differenza “netta” tra i due settori (Industria Vs Software) e la gestione “Agile” dei progetti viene utilizzata tendenzialmente in tutti i settori.

Se volessimo sintetizzare al massimo la differenza tra le due modalità potremmo dire che Il Project Management prevede una pianificazione anticipata dei problemi che dovrà affrontare il progetto, mentre l'Agile Project Management è più focalizzato sulla reattività agli eventuali imprevisti.

Per comprendere quale metodologia utilizzare si può far riferimento a diversi modelli ma, in generale, possiamo dire che:

Tipologia di Progetto

Metodologia

Descrizione

Semplice

Nessuna in particolare. Checklist, Procedure semplici.

Tutto è semplice ed il processo è ripetitivo.

Complicato

Project Management (PMI, Waterfall)

Si conoscono molti parametri e poche sono le cose non certe.

Complesso

Agile: Scrum, Kanban

Ci sono più parametri sconosciuti che conosciuti.

Caotico

Kanban, Lean Startup

Quando quasi nulla è conosciuto e il progetto è caotico da tutti i punti di vista.

Concludo che come Dave Snowden ci mostra con il suo Cynefin Framework, quando tutto è in costante evoluzione, un approccio esclusivamente orientato alla programmazione preventiva è destinato a fallire miseramente.

Se vuoi approfondire questo argomento è possibile partecipare ai diversi corsi che programmo durante l’anno (vai alla pagina eventi per vedere i corsi attualmente disponibili) o contattarmi direttamente, sarò felice di rispondere alle tue domande 🙂

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